Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività, noto con l’acronimo ADHD, è un disturbo del neurosviluppo che si manifesta con una serie di problematiche comportamentali, relazionali ed emotive in diversi contesti: a casa, a scuola, nello sport e in tutte le situazioni sociali.

Dopo la diagnosi, la sfida più importante è definire un percorso personalizzato di presa in carico per aiutare il ragazzo e la sua famiglia ad affrontare le problematiche quotidiane.

Oltre alle caratteristiche del bambino, il progetto di presa in carico deve tener conto del contesto familiare e scolastico in cui è inserito, individuare strategie per compensare le difficoltà e valorizzare i punti di forza di ciascuno, avendo sempre in mente che gli obiettivi a medio e lungo termine sono quelli di sviluppare una maggiore autonomia e migliorare il benessere psicologico di tutti.

Come si sviluppa l’ADHD? Quale intervento è consigliato in base all’età?

I primi segnali di ADHD possono essere evidenti fin dall’età prescolare: studi scientifici hanno dimostrato che gli interventi precoci sono efficaci e riducono le probabilità di rischio in età successive. In questa fase evolutiva è molto importante lavorare con genitori e insegnanti affinchè aiutino i bambini ad acquisire una maggiore autoregolazione, a mantenere l’attenzione per tempi più lunghi, a controllare le risposte impulsive e a rispettare le regole fondamentali.

Anche un intervento diretto sul bambino in questa fascia d’età risulta molto efficace, grazie alla particolare plasticità cerebrale legata alla fase di crescita il bambino ha infatti la possibilità di modificare il suo comportamento attraverso percorsi di potenziamento delle Funzioni Esecutive e dell’Attenzione.

Questi percorsi possono essere effettuati in studio, individualmente o in piccolo gruppo o anche nel contesto scolastico. Presso il Centro per l’Età Evolutiva di Bergamo è possibile richiedere consulenze e valutazioni per comprendere se un bambino è a rischio di sviluppare l’ADHD e usufruire di percorsi per genitori e consulenze ad insegnanti.

Quando il bambino frequenta la scuola primaria, è importante coinvolgere il bambino in un percorso per potenziare le sue competenze attentive e di memoria e diventare più strategico e organizzato nella gestione dei propri impegni scolastici. E’ inoltre fondamentale prevedere momenti di riflessione con i genitori tramite percorsi individualizzati oppure gruppi di parent training.

Il Parent Training è un percorso che consente ai genitori di sentirsi più competenti, ridurre lo stress e gestire meglio le difficoltà comportamentali dei figli con ADHD. Nel contesto scolastico si sono dimostrati particolarmente efficaci gli interventi di tipo cognitivo-comportamentale secondo un approccio cooperativo.

Il Centro per l’Età Evolutiva ha realizzato progetti presso diverse scuole della Lombardia che hanno dimostrato che, in seguito a questi interventi, tutti gli alunni in classe, inclusi quelli con ADHD, riducono la loro disattenzione e i comportamenti impulsivi.

In adolescenza, il ruolo dei genitori è spesso messo in discussione dai ragazzi, che non accettano facilmente le osservazioni e i consigli dei genitori, tanto meno il loro supporto nel momento dello studio. E’ quindi importante valutare l’introduzione di una figura specializzata che affianchi il ragazzo nello studio e supervisioni lo svolgimento dei compiti scolastici. Tale figura, il tutor ADHD, è un esperto di strategie cognitive e metacognitive che ha l’obiettivo di individuare con il ragazzo strategie di studio e di organizzazione degli impegni che lo rendano progressivamente più autonomo.

Nel caso in cui il ragazzo abbia difficoltà o mostri resistenza nell’accettare una figura esterna (alcuni ragazzi vivono questa presenza come un’eccessiva pressione e controllo sulla loro vita) si possono proporre loro percorsi che coinvolgono direttamente loro e mirati all’acquisizione di strategie di autogestione. Per esempio, il Centro per l’Età Evolutiva propone dallo scorso anno incontri di Coaching in piccolo gruppo a ragazzi motivati a lavorare in autonomia e a migliorare l’organizzazione personale.

I genitori che hanno figli adolescenti con ADHD spesso manifestano preoccupazione e richiedono aiuto perché in questo periodo della crescita le difficoltà comportamentali assumono talvolta caratteristiche estreme e di difficile gestione. E’ importante offrire loro uno spazio di riflessione e confronto per apprendere modalità relazionali efficaci e condividere con altri genitori le difficoltà connesse al disturbo in adolescenza.

Dal mese di febbraio 2019 il Centro per l’Età Evolutiva propone il ciclo di incontri “Capirci di più” per genitori con figli adolescenti: gli incontri sono condotti da una psicologa e prevedono momenti strutturati in cui si affronteranno temi specifici e altri di dialogo e confronto con altri genitori.