Ma quanta importanza ha il coinvolgimento degli insegnanti nella terapia con il bambino? Moltissima! E’ una partita che va giocata insieme.

Quando un bambino inizia una terapia porta con sé un vissuto e una quotidianità in cui sono sempre coinvolte sia la famiglia che la scuola, pertanto, entrambe dovrebbero partecipare in modo attivo al processo di cambiamento, alla “messa in gioco”.

Una buona alleanza con le insegnanti permette una continua condivisione e un continuo scambio di informazioni, essenziali per ottenere la generalizzazione del cambiamento anche a scuola.

Il lavoro di equipe con le insegnanti comprende e permette, quindi: lo scambio di informazioni sia da parte della scuola che del clinico di riferimento, la condivisione degli obiettivi, lo scambio di feedback costanti sulla bontà del lavoro che si sta svolgendo e sulle ricadute positive nel contesto di vita sia scolastico che extrascolastico, l’utilizzo e la prova di strategie costruite dal bambino.

Questo scambio di informazioni permette una co-costruzione della terapia, in cui si inseriscono anche le informazioni emotive e relazionali provenienti dal contesto scolastico in cui il bambino vive molto del suo tempo e in cui costruisce relazioni, significati, prova emozioni, costruisce amicizie e si mette in gioco sia con gli adulti che con i coetanei.

Inoltre, anche gli insegnanti si sentono meno soli e sostenuti nell’affrontare alcune situazioni che possono risultare difficili in classe.

Pertanto, il lavoro condiviso con le insegnanti è essenziale per arricchire il lavoro all’interno della terapia e per avere un ambiente informato, pronto ad accogliere e osservare tutti i piccoli miglioramenti che il bambino passo dopo passo cerca di mettere in atto a scuola e con gli amici.