Il Child Training è un percorso di gruppo rivolto a bambini che manifestano difficoltà di controllo del proprio comportamento e di autoregolazione emotiva e relazionale.

Si basa su un modello di lavoro, l’Acceptance and Commitment Therapy (ACT), che ha l’intento di aiutare le persone a riconoscere le proprie caratteristiche e valori personali per identificare obiettivi e azioni collegati ad essi. Ciò che sta a cuore diventa la direzione verso cui orientare le proprie azioni, consapevoli delle richieste e limitazioni poste dall’ambiente.

Questo approccio è particolarmente utile per i bambini con ADHD, che spesso hanno difficoltà nell’autoregolazione emotiva, nel controllo del comportamento e nella consapevolezza delle richieste ambientali. Questo influenza la capacità del bambino di scegliere quale comportamento mettere in atto, generando azioni inappropriate rispetto alle circostanze.

Il percorso di gruppo permette ai bambini di interagire tra di loro favorendo un maggior coinvolgimento nelle diverse attività. Inoltre imparano e ricevono supporto dagli altri e questo incrementa lo spirito di cooperazione e collaborazione tra di loro.

Durante il percorso, gli educatori utilizzano la Token Economy, un sistema a punti di stampo cognitivo-comportamentale, per gratificare i bambini quando mettono in atto un comportamento positivo. In questo modo, li aiutano a comprendere il nesso tra il comportamento adeguato e la conseguenza piacevole che ne deriva.

I bambini hanno la possibilità di guadagnare punti anche grazie a piccoli allenamenti da svolgere a casa, che costituiscono un’opportunità per sperimentare ciò che viene appreso negli incontri favorendo la generalizzazione dei contenuti e delle abilità. In questo modo vengono coinvolti anche i genitori, che comprendono il tipo di attività su cui vale la pena concentrarsi anche a casa. Al raggiungimento del traguardo previsto, i bambini possono ricevere un premio concordato con i genitori.

La ricerca ha dimostrato che il Child Training consente ai bambini di migliorare l’attenzione, l’impulsività e la capacità di regolare le emozioni nei contesti sociali.

I ricercatori hanno somministrato due questionari alle famiglie dei partecipanti a due percorsi di Child Training dell’anno scolastico 2022/2023: uno pre-intervento e uno post-intervento.

Il primo gruppo era formato da cinque bambini del secondo ciclo della scuola primaria che manifestavano principalmente problematiche comportamentali e di gestione delle emozioni soprattutto a scuola ma anche a casa. Le difficoltà si manifestavano qualche volta a settimana per tre bambini, e più volte al giorno per due bambini. I genitori avevano dichiarato che la buona riuscita del percorso, dal loro punto di vista, dipendeva dall’impegno del figlio, dei genitori e della conduttrice in un’ottica di lavoro di squadra.

Al termine del ciclo di dieci incontri, i genitori hanno riportato che tutti i bambini sono migliorati nell’area dell’attenzione, del comportamento e della gestione delle emozioni. Inoltre riportano che i bambini sono migliorati soprattutto a casa, ma anche a scuola e nei contesti extrascolastici. La frequenza dei comportamenti problema è diminuita drasticamente. In tre bambini su cinque hanno riscontrato più maturità e riflessività, e in due bambini su cinque maggior autocontrollo.

I genitori concordano sul fatto che il successo del percorso dipenda da tutti gli attori coinvolti. Alcuni hanno sottolineato che il confronto senza giudizio e la libertà di esprimersi hanno avuto un ruolo significativo nel percorso del figlio.

Il secondo gruppo era composto da quattro bambini del primo ciclo della scuola primaria con difficoltà attentive, comportamentali e di gestione delle emozioni, soprattutto la rabbia, manifestate a scuola e, per alcuni, anche a casa e negli ambienti extrascolastici.

Due bambini su cinque manifestavano difficoltà più volte al giorno, gli altri due meno di frequente. L’aspettativa era soprattutto migliorare la gestione delle emozioni e in secondo luogo l’attenzione. Secondo questi genitori la buona riuscita del percorso sarebbe dipesa dal coinvolgimento di tutti, insegnanti compresi, e dall’aumentata consapevolezza dei bambini riguardo le proprie difficoltà.

Al termine dei dieci incontri di Child Training, i genitori hanno dichiarato che sono migliorate le problematiche comportamentali e la gestione delle emozioni.  Notano un netto miglioramento a casa e a scuola, qualcuno anche nei contesti extrafamiliari. La frequenza dei comportamenti problema è diminuita per la maggior parte dei bambini.

I genitori riportano soprattutto un miglior autocontrollo, seguito da più maturità e riflessività. Concordano sul fatto che il successo derivi dall’impegno del figlio, ma anche dal coinvolgimento dei genitori e della conduttrice.

In sintesi da questi dati si evince un dato di efficacia riguardo al percorso di Child Training. In particolare pare evidente che intraprendere questo tipo di percorso con l’accompagnamento della famiglia giochi un ruolo rilevante nel portare nei propri ambienti di vita un cambiamento. I bambini, più consapevoli dei propri valori, delle proprie difficoltà e delle strategie utili per farvi fronte, divengono più abili a riconoscere i momenti critici e a utilizzare l’autocontrollo.

I percorsi di Child Training sono attivi tutto l’anno e gli educatori assortiscono i gruppi in base all’età e alle caratteristiche dei bambini.

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