Conoscere sé stessi per migliorare il rapporto con i figli

Gli impegni quotidiani, l’organizzazione lavorativa e le incertezze legate allo stato di emergenza sanitaria che da mesi interessano le famiglie: che effetti provocano nei genitori?
E poi i capricci, le discussioni, i litigi, i silenzi dei figli: “come mai si comporta in questo modo? Cosa devo fare come genitore?”.
Un turbinio di emozioni e pensieri, che corrono veloci, si intrecciano e spesso si innalza il livello di stress dei genitori.
 
“Genitori consapevoli” è un percorso rivolto a genitori che desiderano migliorare la gestione del loro stress, imparando a riconoscere e gestire le preoccupazioni, le aspettative e le reazioni nel rapporto con i figli.
Lo strumento cruciale in questo percorso sarà la consapevolezza, che aiuta la mente a sviluppare la tolleranza verso gli stati emotivi senza giudicarli, evitarli o negarli.
Il percorso li aiuterà a creare nuove dinamiche di relazione e dialogo con i figli.    

Perché è importante conoscere il proprio stile di parenting?

L’insieme dei comportamenti che i genitori mettono in atto nella relazione con il figlio, può essere definito “parenting” ovvero “stile genitoriale”.
E’ stato dimostrato che uno stile non supportivo costituisce un fattore di rischio rispetto allo sviluppo di disturbi internalizzanti ed esternalizzanti del bambino (Isola, 2016).
Nel percorso si favorisce l’individuazione del proprio stile genitoriale, che si radica nella storia stessa dei genitori e si riflette nelle successive relazioni con i propri figli.

Le novità dell’approccio mindfulness

I più recenti studi di mindful parenting (Bogels, 2014; Kabat-Zinn, 2018) spostano il focus dall’insegnamento di tecniche educative all’importanza di coltivare una consapevolezza di sé e del contesto che viviamo, come elemento cruciale per costruire una relazione autentica con i figli. Talvolta, si mettono in atto scelte automatiche (“il pilota automatico”), dettate dall’intensità dell’emozione provata e dalla necessità di mettere a tacere pensieri particolarmente disturbanti (es. “sei un incapace se non riesci a gestire tuo figlio”).      

La mindfulness aiuta a prestare attenzione a ciò che riteniamo importante nel momento presente, con un atteggiamento non giudicante verso ciò che pensiamo e proviamo. Questo aspetto aiuta il genitore ad auto-osservarsi (cosa sento? cosa mi dice la mia mente?) e valutare la possibilità di ampliare le proprie scelte decisionali. Prestare attenzione alla realtà senza giudicarla facilita la gestione dello stress e aumenta il senso di efficacia nel proprio ruolo. Le possibilità di sperimentare nuove modalità comunicative migliora il legame con i ragazzi e la gestione delle loro difficoltà, perché il genitore riesce a focalizzare con maggiore lucidità i bisogni e le priorità per il figlio.
 
Per iscriverti cllicca qui!