Giocare e divertirsi rappresentano una grande occasione per allenare e potenziare numerose abilità emotive e cognitive.

Il gioco, oltre ad essere un momento di svago e divertimento, racchiude importanti funzioni per il benessere e la salute del bambino stimolando gli apprendimenti e le cosiddette Funzioni Esecutive, i processi psicologici che consentono la regolazione e il controllo dei pensieri e dei comportamenti al fine di raggiungere obiettivi o risolvere i problemi quotidiani.

Sappiamo che il gioco è un ottimo strumento per condividere, socializzare, sfidare se stessi e gli altri, provare l’emozione della vittoria e la frustrazione della sconfitta, ma è anche importante per imparare ad affrontare situazioni nuove, per rispettare le regole, per trovare soluzioni alternative in modo rapido.

Non solo! Infatti, specifiche attività ludiche, come giochi in scatola, giochi al computer, se ben strutturati e studiati nei particolari, stimolano e allenano:

  • diversi tipi di attenzione,
  • la memoria di lavoro,
  • la capacità di inibire risposte inadeguate,
  • favoriscono la tolleranza dell’attesa.

L’ATTENZIONE NELLE ATTIVITA’ QUOTIDIANE

Il sistema attentivo svolge un ruolo importante nella vita di tutti i giorni perchè ci consente di concentrarci sugli aspetti più salienti in determinate circostanze, ci permette di ascoltare e porre attenzione agli altri, alle nostre azioni e ai gesti che dobbiamo mettere in atto, ci permette di passare da un’attività all’altra senza perdere passaggi importanti.

Il sistema attentivo inoltre sostiene gli apprendimenti scolastici e ci permette di apprendere nuovi schemi e comportamenti della vita quotidiana.

IL GIOCO E IL SISTEMA ATTENTIVO

Abbiamo detto che il gioco e l’attività ludica in generale sono strumenti che permettono di migliorare il sistema attentivo: per esempio, giochi che attivano lo stato di allerta fasica (rapido e immediato) e allerta tonico (prolungato nel tempo), come il semplice gioco del “pronti, partenza, via”, “un, due tre stella!”, se ben equilibrati nella loro struttura e nella pianificazione temporale, lavorano sul momento di “concentrazione” e sul mantenimento dell’attenzione nel tempo. I giochi che includono attività di esplorazione dell’ambiente seguendo determinati passaggi e inserendo suoni, odori e stimoli visivi stimolano l’attenzione spaziale selettiva. I giochi che includono attività che richiedono di focalizzarsi su diversi stimoli contemporaneamente senza perdere informazioni stimolano l’attenzione divisa.

Ulteriori benefici del gioco

Le attività ludiche che stimolano il sistema attentivo in realtà attivano anche altre capacità, come l’inibizione di risposte automatiche ma che possono diventare scorrette, il controllo di pensieri distraenti, la flessibilità cognitiva per passare da un compito ad un altro, la capacità di aggiornare le informazioni nella nostra memoria per creare discorsi, risolvere problemi, raggiungere obiettivi prefissati.

In altre parole: da un lato è importante conoscere quali processi psicologici stimolare, dall’altro creare attività ludiche e divertenti che vadano ad attivare proprio ciò che serve per aiutare la crescita psicologica dei bambini.

Un altro aspetto molto importante da tenere in considerazione quando si gioca è l’attivazione di emozioni positive proprio perchè sono la base su cui poggiano le capacità attentive ed esecutive che abbiamo descritto.

I giochi, pertanto, vengono utilizzati nei percorsi di ri-abilitazione e potenziamento attentivo per la facilità con cui vengono accettati dai bambini e perché consentono di apprendere nuovi schemi comportamentali proprio tramite attività pratiche e divertenti.

TRAINING PERSONALIZZATI CON I GIOCHI PER IL BAMBINO E LA FAMIGLIA

Presso il Centro per l’Età Evolutiva di Bergamo abbiamo creato il training FEREA per stimolare il sistema attentivo, le Funzioni Esecutive e gli apprendimenti scolastici per aiutare i bambini ad affrontare al meglio le attività scolastiche ed extra-scolastiche. Ogni percorso viene personalizzato in base alle caratteristiche del bambino e dei suoi bisogni; gli obiettivi vengono condivisi e monitorati insieme ai genitori.