In alcune situazioni il bambino può trovarsi in difficoltà a rispondere adeguatamente alle richieste dei contesti quotidiani per ragioni che possono dipendere da caratteristiche innate (difficoltà cognitive, di apprendimento, caratteristiche temperamentali) o dalla particolare situazione familiare o scolastica in cui si trova.
Situazioni di disagio, a volte transitorie, può richiedere una consultazione clinica, in modo da aiutare il bambino, i suoi genitori e i suoi insegnanti a individuare il tipo di difficoltà e ad attribuirgli un significato, ricostruendo poi una situazione di equilibrio.
Bambini 0-6 anni
I bambini in età prescolare possono manifestare difficoltà sul versante linguistico, comportamentale o relazionale, quali:
- Ritardi o disturbi nell’acquisizione del linguaggio
- Comportamenti di aggressività verso i pari e gli adulti
- Scarso rispetto delle regole
- Ritiro e chiusura
- Difficoltà di separazione dalle figure genitoriali
Una consultazione psicologica presso il Centro può aiutare a comprendere e gestire le difficoltà presenti ma anche a prevenire quelle future.
La valutazione del bambino richiede da due a cinque sedute e, a seconda dell’età del bambino e del problema presentato, prevede la valutazione delle competenze cognitive, linguistiche, grafiche e l’osservazione del gioco. Se il bambino è molto piccolo o manifesta difficoltà nella separazione dal genitore, l’osservazione viene effettuata insieme al genitore.
Nel caso di difficoltà comportamentali e relazionali l’intervento è basato sull’osservazione delle interazioni tra il bambino e i genitori e ha l’obiettivo di restituire un maggior senso di competenza al genitore stesso.
In ambito linguistico e cognitivo il percorso di intervento consiste in alcuni incontri mirati al potenziamento di diverse competenze (attentive, linguistiche, grafiche) in stretta collaborazione col genitore e/o l’insegnante della scuola dell’infanzia.
Bambini 6-12 anni
Tra il 10% e il 20% dei bambini di età compresa tra i 6 e i 12 anni manifestano difficoltà che possono riguardare l’apprendimento scolastico, il comportamento o gli aspetti emotivo-relazionali, quali:
- Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA)
- Disturbi dell’attenzione e iperattività (ADHD)
- Difficoltà del comportamento
- Difficoltà emotive e relazionali
L’obiettivo della consultazione è fornire ai genitori una chiave di lettura delle difficoltà del figlio e impostare un percorso finalizzato al miglioramento della situazione.
Dopo un primo colloquio con i genitori, in cui vengono raccolte le informazioni relative alla storia di sviluppo del bambino e alla sua esperienza scolastica, si effettuano alcuni incontri di valutazione con il bambino per approfondirne gli aspetti cognitivi, neuropsicologici, emotivi, comportamentali e relazionali.
I risultati della valutazione vengono condivisi con i genitori in un colloquio finale durante il quale si descrive il quadro complessivo del bambino e si propongono alcune strategie per affrontare la situazione.
Nel caso in cui sia utile una terapia, i percorsi abilitativi hanno lo scopo di potenziare specifiche competenze del bambino così da accrescerne serenità e benessere.
I percorsi sono strutturati in circa 5-10 sedute e normalmente prevedono la realizzazione di attività ambulatoriali e/o domiciliari.