Il grande momento è arrivato, tanto temuto quanto desiderato: vostro figlio, vostra figlia deve fare i conti con la scelta della scuola superiore. Panico e una generale confusione aleggiano su questa importante decisione?

Come biasimare i nostri ragazzi? Non è facile avere le idee chiare sulla scuola da scegliere dopo la terza media e non solo per la vastità dell’offerta formativa – «Avrò valutato tutte le possibilità?» – ma anche per le implicazioni future di questa scelta: «Cosa farò dopo le superiori: lavorerò o continuerò a studiare?».

In più, come accade per ogni fase di passaggio, emozioni, aspettative, paure e ansie contribuiscono a rendere ancora più intenso questo momento. Scegliere la scuola superiore significa prendere atto che si dovrà passare da una situazione che si conosce e dà sicurezza a un’altra totalmente nuova.

Una scelta che costituisce un tassello importante nella crescita di ciascuno, che andrebbe affrontata con serenità ed entusiasmo. Come fare? Serve farsi le giuste domande per decidere consapevolmente quale sarà il proprio percorso. Ecco qualche consiglio.

Farsi le giuste domande

Prima tappa: conoscere se stessi

  • quali sono i miei sogni, i miei progetti e cosa stimola la mia fantasia?
  • cosa so fare?
  • come mi relaziono con le persone e le situazioni, sia a scuola che nel tempo libero?
  • quali sono le materie o le attività che affronto senza difficoltà e con soddisfazione?
  • quali sono i miei interessi, cosa mi appassiona, mi incuriosisce?

Già, perché non è detto che gli hobby debbano per forza rimanere tali: possono diventare l’obiettivo di un percorso di studi e di lavoro.

Darsi delle risposte e poi guardarsi attorno

Farsi queste domande e, soprattutto, rispondersi sinceramente è fondamentale. Solo dopo aver riflettuto su se stessi ci si può guardare intorno, osservando con più consapevolezza il mondo della scuola e delle professioni.

Insomma, è importante capire che il percorso verso la scelta della scuola superiore non è costruito attorno a una potente sfera di cristallo nella quale indovini dotati di poteri magici intravedono il nostro futuro.

Al contrario, è un progetto nel quale a ogni ragazzo e ragazza viene chiesto di lavorare con impegno per ricercare, o meglio, per costruire la propria scelta.

Condividere riflessioni e progetti con famiglia e insegnanti

Un altro passaggio importante sarà condividere riflessioni, dubbi, perplessità, ipotesi e “progetti” con genitori e insegnanti, confrontandosi con i loro punti di vista.

Un confronto costruttivo: nessuno intende sostituirsi alla scelta del ragazzo; genitori e insegnanti hanno a cuore la realizzazione e la serenità dei propri figli e studenti e, per questo, hanno il compito di accompagnarli nel percorso di scelta, senza forzature.

E in caso di scelta “sbagliata”?

Ebbene sì, può succedere: l’anno prossimo potreste accorgervi che la scelta fatta da vostro figlio è inadeguata.

È importante anche in questo caso confrontarsi e chiedersi cosa non funziona: potrebbe dipendere da aspetti che si possono modificare o potenziare. Se così non fosse, dopo un periodo di tempo ragionevole e dopo aver condiviso le difficoltà con i nuovi docenti, si potrà pensare a come cambiare il proprio indirizzo di studi.

In ogni caso, confusi o con le idee chiare, seguire questi consigli può aiutare a scegliere con maggiore consapevolezza la scuola superiore.