Si avvicina la fine dell’anno scolastico e, per numerosi studenti delle scuole superiori, si fa strada la fatidica domanda: cosa fare una volta conseguito il diploma? Proseguo gli studi? E, se sì, quale sarà l’Università più adatta a me?

Tra il protrarsi della didattica a distanza, le restrizioni delle libertà personali e l’ansia per la maturità può capitare di rimanere intrappolati in queste domande, indecisi sul proprio futuro. Spesso nemmeno i genitori riescono ad essere d’aiuto nello sciogliere questi dubbi: «Non riesce a capire cosa vuole fare: noi gli abbiamo detto di scegliere in libertà». Questi dubbi sono spesso segnale dell’importanza attribuita dai ragazzi alla scelta che stanno andando a compiere: per alcuni costituisce la prima decisione rilevante per il proprio futuro che sono chiamati ad affrontare in autonomia. I fattori da soppesare sono molteplici: gli interessi, le abilità, il livello di motivazione sullo studio o su una specifica professione, ma anche i propri punti di debolezza e il parere delle persone che ruotano attorno. Nel prendere in considerazione da soli tutti questi elementi, è facile che emerga qualche paura: “sarò in grado di portare a termine quel percorso? E se poi non mi piace? Troverò lavoro o sarà uno sforzo inutile?”

Ingarbugliati in queste domande, si perde spesso di vista la meta. Vorrei quindi mettere in evidenza tre aspetti, che possono risultare utili per i ragazzi e per le loro figure di riferimento.

  1. È normale trovarsi in una situazione di incertezza: sono pochi i ragazzi con le “idee chiare”;
  2. È una scelta seria che ha delle implicazioni per il futuro ma non rappresenta una prigione: è possibile cambiare e rivalutare la propria scelta, senza rimanere ingabbiati in qualcosa che “non piace”;
  3. Per uscire dalla spirale del dubbio, è fondamentale informarsi: seguire gli open-day, ascoltare l’esperienza di chi ha già iniziato il percorso universitario, raccogliere e confrontare i piani di studio delle facoltà d’interesse può ristrutturare le vostre aspettative (sia in positivo che in negativo) e portare verso una scelta consapevole. Attenzione: il piano di studi di uno stesso corso di laurea può variare da una Università all’altra (es. Milano o Bergamo) e non comprende solo le discipline che danno il nome al corso (es. il Corso di Laurea in Psicologia non racchiude solo materie psicologiche ma anche biologia, neuroscienze e statistica).

Come in ogni situazione di crisi, è possibile chiedere aiuto ad un professionista: tramite un breve percorso di orientamento universitario, si può acquisire consapevolezza circa i propri interessi, le abilità (scolastiche ed extrascolastiche) maturate negli anni, la motivazione allo studio e valutare questi aspetti rispetto alle possibili vie ipotizzate. «E se non ho proprio idea?»: il professionista potrà esserti di supporto nell’iniziare il percorso di scelta, orientando la tua attenzione tra passato, presente e futuro.